L’aria condizionata ha lo scopo di migliorare il clima in un locale ed il benessere delle persone che lo frequentano. Ma non posizionare l’unità interna correttamente può far ottenere l’effetto contrario. Il flusso di aria, sia fredda che calda, non va orientato direttamente verso le persone, sarebbe fastidioso e può generare diversi malesseri quali torcicolli, nevralgie, asma, allergie respiratorie, riniti, e congiuntiviti. È importante che l’aria non sia direzionata verso la scrivania, il tavolo da pranzo, la poltrona o il divano del salotto o un letto, al massimo ai piedi di questo, mentre si può accettare che il flusso vada verso un’area di passaggio; è poi sbagliato posizionare lo split dietro a tende, divani o di fronte una parete a meno di 3 metri, se così si genera un ‘rimbalzo’ dell’aria che colpisce le persone”.
Il caldo torrido di questo periodo estivo ci spinge ad esporci all’aria condizionata nei tanti ambienti che quotidianamente frequentiamo, spesso anche senza volerlo. Ma quale dev’essere la temperatura ideale rispetto a quella esterna? Molto spesso a causare raffreddori, tosse e mal di gola non è l’aria condizionata in sé, quanto un suo uso scorretto, che mette il nostro corpo bruscamente sotto stress termico per il salto di temperatura. La differenza non deve essere superiore ai 7 gradi.
La formula
Impostare una temperatura pari alla metà di quella esterna più 10°C. Ad esempio: se fuori ci sono 36°C regoliamo a 36/2+10= 28°C quella interna. Quindi:
Temperatura perfetta = (Temperatura esterna / 2) + 10